Se è vero come è vero che siamo ancora nella fase delle indagini preliminari è altrettanto vero che lo scandalo che sta coinvolgendo alcuni nomi di spicco del foro cosentino è una vergogna.
Siamo naturalmente nella primissima fase del processo e bisognerà aspettare il terzo grado di giudizio per assistere al trionfo della verità, ma la dichiarazione resa, anche ieri, dall’ex giudice Marco Petrini a Salerno durante l’incidente probatorio, non depone affatto bene nei confronti dei penalisti cosentini, Marcello Manna e Luigi Gullo.
L’ex presidente della seconda sezione della corte d’Assise d’Appello di Catanzaro infatti ieri, dinanzi al gip di Salerno, Giovanna Pacifico ha confermato tutte le accuse mosse nei confronti dei due legali, ossia di aver ricevuto in più occasioni somme di denaro in cambio di sentenze favorevoli nei processi riguardanti il boss di Rende, Francesco Patitucci, che assolse dall’accusa di concorso nell’omicidio di Luca Bruni e in occasione del dissequestro dei beni di un imprenditore cosentino, Iuele, che erano stati in precedenza “sigillati” dal Tribunale di Cosenza.
Insomma, prosegue e si rafforza la tesi della presunta corruzione di un giudice da parte di legali finalizzata a ottenere la benefici giudiziari per i suoi assistiti. Una vicenda che lascia l’amaro in bocca e che difficilmente si potrà dimenticare.