Non si placano le polemiche su “Calabria terra mia”. Il cortometraggio di Gabriele Muccino che avrebbe dovuto ritrarre le bellezze della nostra regione, dunque caratterizzare uno spot, continua a far discutere. Il video, presentato alla Festa del Cinema di Roma, ha letteralmente suscitato una pioggia di critiche. Una miriade di commenti anima il mondo della rete e di tutte le testate giornalistiche. “Manca la vera tradizione calabrese”, ” Il finocchietto nella soppressata? Mai sentito” “Dite a Muccino che in Calabria non ci sono più gli asinelli”, “Sinceramente questo video non mi rappresenta”. E ancora: “Descrive una Calabria dei primi del 900”, “La Calabria non è quella nel video del regista”. “Con tutto il rispetto, la recitazione lascia molto a desiderare”, “Grave errore di un congiuntivo nella prima battuta”, “Nessun cenno sulla cultura, sulle nostre montagne e sui laghi”. Per non parlare poi delle critiche sollevate sui costi. Certamente, è lo scriviamo con convinzione, la Presidente Jole Santelli non ha progettato questo disegno con l’intento di gettare fango su quella terra che lei ha amato tanto. A tal proposito interviene anche, attraverso la sua pagina Facebook, Roberta Santelli sorella della governatrice calabrese: “Credo proprio che nell’epoca dei rapporti 2.0 anche il buongusto dovrebbe arricchirsi di nuove regole…. può succedere, infatti, che qualcuno, senza nessuna competenza , possa sollevare dubbi ed obiezioni riguardo ad un’opera cinematografica diretta da un regista premio Oscar e ancora può succedere che tali obiezioni e dubbi possano travalicare i confini del buongusto e diventare veri e propri insulti….Alla luce di quanto scritto invito tutti a fare un passo indietro e a considerare, con obiettività. se non si stiano superando tutti i limiti, ricordando che i toni delle polemiche, che tendono ad infiammarsi troppo, dovrebbero ad un certo punto stemperarsi e soprattutto bisognerebbe avere la pazienza di aspettare il risultato del lavoro fin qui svolto….Purtroppo, e lo scrivo con rammarico, l’idea della Calabria a colori che Jole ha tanto amato e sognato è difficilmente comprensibile a chi continua a vedere tutto in bianco e nero…W Jole W la Calabria”. Comunque sia, la Calabria non sarà stata rappresentata nel migliore dei modi, ma l’importante che se ne parli e che tutte le casse di risonanza siano utili per aumentarne la visibilità. Non importa che se ne parli bene o male. L’importante è che se ne parli. E’ con questo famoso aforisma di Oscar Wilde cessiamo anche noi ogni polemica.