Sab 25 Mar 2023
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ATTENZIONE alla truffa telefonica capace di svuotare il conto

Non solo email ma anche telefonate truffa. Attenzione, crescono sempre più le frodi informatiche! Basta un attimo di distrazione, aprendo una mail o rispondendo a una telefonata, per essere vittime di truffe on-line che possono portare anche a vedersi svuotare completamente il conto. Caso da manuale tra i più tipici è la truffa della finta banca.

Nella maggior parte dei casi si incappa in questi imbrogli cliccando su un link ricevuto tramite sms o mail, o prendendo una telefonata, tramite i quali viene richiesto al destinatario di fornire le proprie credenziali del conto corrente: è il classico caso di “phishing“.

Le comunicazioni scritte sono di solito ben camuffate, per apparire verosimilmente avvisi di una banca, con tanto di logo e intestazioni, e utilizzando toni allarmati e di urgenza. Ma si può essere raggirati anche tramite una telefonata da parte di un malintenzionato nei panni dell’operatore del proprio istituto di credito per estorcere nome utente e password.

Il trucco della finta banca, come funziona la truffa online e le raccomandazioni di Abi: “I truffatori spesso si fingono operatori di una banca oppure rappresentanti delle forze dell’ordine o di enti pubblici, segnalando operazioni sospette sul conto corrente e, con la scusa di bloccare l’abuso, chiedono i codici di accesso e quelli utilizzati per autorizzare le operazioni come i bonifici o i pagamenti”.

L’Abi avverte di “non prendere assolutamente in considerazione la richiesta telefonica di effettuare bonifici per pagare servizi o utenze” perché spesso il pretesto presentato dall’altro lato della cornetta per contattare l’utente è quello di un pagamento da effettuare per luce e gas.

La raccomandazione dell’Associazione bancaria è di verificare sempre l’identità dell’operatore chiedendo la serie alfa numerica relativa al nostro codice clienti. I veri fornitori di servizi sono già in possesso delle informazioni relative all’utenza e non hanno quindi bisogno di dati personali.

Nel caso ci si accorga di essere stati vittime di truffe, l’indicazione è quella di sporgere querela verso ignoti alle forze dell’ordine “disconoscendo esplicitamente le operazioni finanziarie che sono state illegittimamente attribuite”.

Se il raggiro coinvolge carte di pagamento è raccomandato di bloccarle all’istante la carta chiamando il servizio clienti della tua banca o emittente, per poi inviare una raccomandata alla banca spiegando la vicenda con copia della denuncia e di un documento di identità.

L’Abi sottolinea infine l’importanza di “tenere costantemente sott’occhio i movimenti sul tuo conto corrente e conservare con cura i codici di accesso e i Pin delle carte”