Gio 2 Mag 2024
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Omicidio Bergamini, chiesto il rinvio a giudizio per l’ex fidanzata Isabella Internò

La Procura della Repubblica di Castrovillari ha chiesto il rinvio a giudizio di Isabella Internò, l’ex fidanzata di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel novembre del 1989 sulla statale 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico.

La donna è accusata di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili. L’udienza davanti al gup è stata fissata per il prossimo 2 settembre.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, Isabella Internò avrebbe, “in concorso con altre persone rimaste ignote”, narcotizzato Bergamini poi asfissiato meccanicamente con uno strumento soft e quindi adagiato il calciatore, già morto, sulla statale allo scopo di farlo investire da uno dei mezzi in transito. “Effettivamente – si legge nel capo di imputazione – veniva investito da un autocarro condotto da Raffaele Pisano”. Il camionista di Rosarno era finito a processo con l’accusa di omicidio colposo ma era stato assolto. In una prima fase, la morte di Bergamini fu attribuita ad un suicidio.

A riaprire l’inchiesta è stato sei anni fa l’allora procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla a seguito anche di una richiesta in tal senso di Donata Bergamini e Maria Zerbini, sorella e madre del calciatore, entrambe assistite dall’avvocato Fabio Anselmo. Dopo il trasferimento del magistrato a Potenza, l’indagine è proseguita ugualmente ed è stata chiusa dal sostituto procuratore Luca Primicerio.

In questa nuova inchiesta sono state archiviate le posizioni dell’autista del tir e quella del marito di Isabella Internò, inizialmente indagato per favoreggiamento in relazione alle dichiarazioni fornite dalla moglie in fase di escussione come teste. Secondo l’accusa, Isabella Internò avrebbe ucciso Bergamini perché non accettava la decisione presa dal calciatore di interrompere la relazione con lei.