Dei 68 corpi finora recuperati in mare dopo il naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro, nel Crotonese, la polizia scientifica ne ha identificato fino ad ora 56.
Il Centro coordinamento soccorsi riunito in Prefettura ha rinviato a lunedì prossimo la decisione sull’espatrio delle salme così come richiesto da alcuni parenti delle vittime.
Da Crotone è emersa infatti la necessità di coordinare le procedure di espatrio con la Farnesina soprattutto per le vittime afgane, che sono la maggior parte, date le difficoltà a intervenire con i talebani. Dalla riunione è emersa anche la disponibilità del governo di farsi carico dei costi.
L’aiuto del Comune di Crotone
Il Comune di Crotone, ascoltata anche l’Asp, ha assicurato la disponibilità a far restare le salme all’interno del Palazzetto finché non si avvieranno le procedure per l’espatrio o la tumulazione. Dal punto di vista burocratico il Comune competente a cui presentare le richieste è quello di Cutro nel cui territorio è avvenuta la tragedia.
Il Comune di Crotone, però, si è reso disponibile a fare da ausilio attivando un presidio per agevolare le famiglie delle vittime che altrimenti dovrebbero recarsi a Cutro. Finora al settore servizi sociali del Comune di Crotone sono arrivate sette richieste per il trasferimento delle salme ed altre 15 sono pervenute alle associazioni del terzo settore specializzate nei servizi all’immigrazione.
La salma di una bimba sepolta a Catanzaro
L’Unchr, invece, sta raccogliendo le richieste dei parenti delle vittime che sono sopravvissuti al naufragio per il trasferimento delle salme nei Paesi di origine. Per le salme ancora non identificate, il Comune di Crotone ha messo a disposizione 8 loculi. Nei 27 comuni della provincia di Crotone, invece, ci sono 56 loculi disponibili.
Tanti cittadini privati hanno messo a disposizione le loro cappelle. Una volta ottenuti tutti i nulla osta, le bare bianche verranno tumulate subito. La salma di una bambina ancora rimasta senza nome verrà sepolta nel Comune di Catanzaro. Infine il governo ha chiesto ai comuni di Cutro e Crotone di quantificare somme spese finora sostenute per l’emergenza per poterle rimborsare.