Come di consueto durante la settimana, “Il gastronomo con il baffo Piero Cantore” ci delizia con una ricetta, ma quest’oggi fa una analisi degustativa di uno dei piatti tipici della città dei bruzi.
“Buon giovedì a tutti i lettori, oggi voglio raccontarvi la mia analisi sensoriale degustando il fantastico piatto delle mazzancolle alla cosentina, felice di averlo assaporato in una delle trattorie in cui ancora si trovano, per fortuna, questi antichi piatti della nostra tradizione culinaria Made in Calabria.
E’ sicuramente una delle ricette più particolari della cucina contadina calabrese, in cui, lo ricordiamo, di ogni animale non si buttava nulla! Per questa ragione, quasi sicuramente, si degustano le mazzancolle. Esse vengono preparate avvolgendo nel budello la trippa , fegato , milza ed altri pezzi meno nobili di un preciso animale che di solito era o agnello o maiale. Dopo aver formato questi involtini abbastanza lunghi si tuffano nella passata di pomodoro e si lasciano cuocere a fiamma bassa.
Viaggio sensoriale:
la vista: il piatto si presenta bene con colori armonici, una visione perfetta.
l’olfatto: buona intensità di profumi e buona persistenza, non erano presenti odori sgradevoli ed era ben definito il profumo dell’ingrediente principale.
l’analisi gustativa: in bocca risultavano molto gustose e particolari. Il sugo era equilibrato e non sovrastava come gusto gli altri ingredienti.
Ricetta preparata in modo impeccabile proprio come vuole la tradizione cosentina.
Al piatto ho abbinato un ottimo vino rosso dal nome Neropaco, un dop Terre di Cosenza. Dal colore rosso rubino intenso e dal gusto persistente accompagna in modo impeccabile ogni boccone.
Se vi stiate chiedendo dove ho gustato questo piatto tipico a Cosenza, detto fatto: presso la Cantina Cosentina sul ponte di San Francesco.
Se volete segnalarci una vostra degustazione particolare che vale la pena di essere raccontata non esitiate a farlo. Appuntamento alla mia nuova ricetta! Piero Cantore, Il gastronomo con il baffo.