Il fagiolo poverello è una varietà di legume tipica della Calabria, in particolare dell’area occidentale del Parco Nazionale del Pollino.
Si tratta di un ecotipo di fagiolo comune (Phaseolus vulgaris) che si distingue per la sua colorazione totalmente bianca e per il suo seme grosso e ovaleggiante.
Il nome poverello deriva dalla sua semplicità e dalla sua diffusione tra le classi più umili, che lo consumavano come alimento base della loro dieta. Il fagiolo poverello è infatti una fonte di proteine, fibre, ferro e vitamine, con proprietà benefiche per la salute.
Il fagiolo poverello si coltiva da tempi molto antichi sui terreni irrigui di alcuni borghi montani della Calabria occidentale, come Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, Tortora e Aieta. In quest’ultimo comune, assume la denominazione di poverello di Aieta.
Sul versante lucano del Pollino, il fagiolo bianco di Rotonda ha ottenuto il riconoscimento DOP. Si narra che questo legume abbia conquistato anche Giuseppe Garibaldi, che lo portò con sé nella sua amata Caprera.
La coltivazione del fagiolo poverello segue metodi tradizionali e rispettosi dell’ambiente. Il periodo ideale per la semina è a metà giugno, mentre la raccolta avviene a settembre. Il fagiolo poverello ha ottenuto la De.Co. (Denominazione Comunale) da parte dei comuni interessati e rientra tra i P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) regionali¹. Dal 2021, è anche un Presidio Slow Food.
In cucina, il fagiolo poverello è impiegato in diverse pietanze, ma risulta particolarmente indicato nella pasta e fagioli. Il suo sapore è semplice, intenso e delicato, mentre la sua buccia sottile lo rende molto digeribile. Durante la cottura bisogna prestare attenzione a non far essiccare l’acqua, per evitare che il fagiolo perda le sue proprietà organolettiche. Un metodo eccellente per cucinarlo è la cottura lenta nella pignatta di creta posta vicino al focolare.
Il fagiolo poverello è un prodotto tipico della Calabria che merita di essere valorizzato e conosciuto. Si tratta di un legume che racchiude in sé la storia, la cultura e la tradizione di un territorio ricco di biodiversità e di sapori autentici.