Il “Castello della Pace”: è stato così ribattezzato il museo d’arte contemporanea nel centro storico di Rende.
“Con l’opera di Alfredo Pirri, ARIE, finalmente, siamo riusciti a dare degna illuminazione allo straordinario lavoro di luce dell’acclamato e poliedrico artista pittore, scultore, installatore. L’opera ARIE, concepita site-specific appositamente per il Castello di Rende è composta di due elementi, donazioni uno dell’artista, l’altro delle sorelle Francesca Romana e Nicoletta de’Angelis, mecenati generose del Museo di Arte Contemporanea Bilotti Ruggi d’Aragona”, ha spiegato la vicesindaca Marta Petrusewicz.
“Trasparenti e colorate, contenenti piume conciate, le due superfici a forma di lunette, sono collocate dentro due grandi aperture ai lati dell’ingresso del Castello, che un tempo ospitavano le cannoniere. Esse formano una montagna luminosa e trasparente che distribuisce luce colorata e pulviscolare in tutto l’ambiente circostante, puntando verso il borgo e inondandolo di colore.
Tanto di giorno che di notte, dall’esterno che dall’interno: la notte incrementata dalla luce artificiale posta dentro, di giorno dalla luce solare.
Così, la memoria dei cannoni viene sostituita con le due vetrate colorate, piumate all’interno del materiale stesso, che non evocheranno più l’uso di armi ma diverranno sorgenti di luce e ombre colorate.