La vita a volte è strana e nasconde dei piani che non sempre possiamo immaginare. Il calcio, che da più di un secolo è parte integrante della società, non si esime da questi intrecci. Brescia – Cosenza, una partita che non potrà mai più essere considerata “normale” per tutto il contorno che si è sviluppato intorno a quella ormai famosa sfida play-out del primo giugno scorso. Ma non è questo il piano “segreto” a cui fare riferimento. Per scoprirlo bisogna tornare al 2021 quando, dopo la riammissione del Cosenza a seguito del fallimento del Chievo Verona (altra squadra collegata in più atti ai calabresi), fu proprio il “Rigamonti” di Brescia ad essere teatro della prima partita post riammissione per i calabresi che si presentarono ai nastri di partenza di quel campionato con una sonora sconfitta (5-1) e una squadra tutta da costruire. Oggi non è cambiato il palcoscenico ma si sono invertite le parti; oggi è il Brescia che a pochi giorni della riammissione ai danni della Reggina farà il suo esordio contro i rossoblù cosentini nella quarta giornata i campionato.
Cosenza che sembra accettare i ritmi bassi che accompagnano la prima frazione di gara favorevoli al Brescia che deve conservare il più possibile le forze per affrontare tutti i 90′ di gioco. Scelta che nel primo tempo fa apparire i calabresi meno brillanti del solito non riuscendo ad imporre il proprio gioco in quella che appare chiara dal primo minuto essere una sfida di nervi: tanti falli, giocate pericolose e poche occasioni da gol. A partire forte è il Brescia che tenta subito di aprire le marcature con la deviazione aerea di Bisoli (occasione migliore del primo tempo) che si spegne alta sopra la traversa, mentre al Cosenza sembra mancare qualcosa nel reparto più avanzato senza la presenza di Mazzocchi. Poco altro accade in un primo tempo povero di emozioni condizionato anche dalla mancanza del pubblico sugli spalti (partita a porte chiuse).
Anche in avvio di secondo tempo il Cosenza – che spreca con Tutino il possibile vantaggio – attende molto basso senza premere sull’acceleratore accettando il gioco del Brescia che riesce anche a trovare il vantaggio con Bjarnason al termine di un’azione tutta di prima per vie centrali.
Cosenza che non dimostra mai la sua vera natura rimanendo anche in dieci ad un quarto d’ora dal termine per un intervento sconsiderato di Sgarbi che lascia i suoi con un uomo in meno oltre che sotto nel punteggio.
Partita amara per il Cosenza che sbaglia completamente l’approccio e l’atteggiamento della gara non riuscendo mai a risultare pericolosi dalle parti di Lezzerini. Brescia che può esultare alla prima uscita stagionale contro un Cosenza che durante la pausa dovrà trovare nuovamente la quadra con i nuovi innesti arrivati dal mercato e ritrovare quella benzina che sembra essere sparita.
Cosenza (4-3-1-2): Lezzerini; Dickmann, Castana, Papetti, Mangraviti; Ndoj (dal 56′ Olzer), Bisoli, Fogliata (dall’86’ Besaggio); Bjarnason; Bianchi, Moncini (dal 56′ Borrelli)
panchina: Andrenacci; Riviera; Maccherini; Nuamah; Olzer; Adorni; Borrelli; Ferro; Besaggio
Allenatore: Daniele Gastaldello
Cosenza (4-2-3-1): Micai; Rispoli, Sgarbi, Meroni, D’Orazio; Zuccon, Calò (dall’83’ Viviani); Marras (dal 54′ Canotto), Voca (dall’83’ Fontanarosa), Arioli (dal 67′ Crespi); Tutino (dall’83’ Zilli)
panchina: Lai; Marson; Sgarbi; Meroni; Praszelik; Arioli; D’Urso; Crespi; Zilli; Novello; Occhiuto; Viviani
Allenatore: Fabio Caserta
Arbitro: Sig. Fabio Maresca di Napoli
Assistenti: Sig. Valerio Colarossi di Roma 2 e Sig. Edoardo Raspollino di Livorno
IV Uomo: Sig. Stefano Milone di Taurianova
VAR: Sig. Luca Pairetto dii Nichelino e Sig. Paride Tremolada di Monza (aVAR)
Marcatori: Bjarnason (BRE)
NOTE: 0 spettatori – partita a porte chiuse. Espulsi: Sgarbi (COS);. Ammoniti: Bjarnason (BRE); Arioli (COS); Olzer (BRE); Bisoli (BRE); Calò (COS). Angoli: 5 – 7. Recupero: 4′ pt; 7′ st