Mer 6 Dic 2023
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E’ morto Matteo Messina Denaro, l’ultimo padrino di Cosa Nostra

Matteo Messina Denaro, il capomafia di Castelvetrano che per trent’anni ha sfidato lo Stato e la giustizia, è morto all’età di 62 anni nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove era ricoverato da agosto in una stanza blindata.

Il boss, arrestato il 16 gennaio scorso grazie a una lunga e complessa indagine dei carabinieri del Ros e della Procura di Palermo, soffriva di un tumore al colon in fase terminale, scoperto nel 2020 mentre era ancora in latitanza.

Nei mesi di detenzione, Messina Denaro è stato sottoposto a quattro interventi chirurgici e a diversi cicli di chemioterapia, ma le sue condizioni sono peggiorate progressivamente fino a diventare irreversibili. Venerdì era stato dichiarato in coma e i medici, rispettando le sue volontà espresse in un testamento biologico, hanno interrotto l’alimentazione e la rianimazione, limitandosi alla terapia del dolore e alla sedazione.

Messina Denaro si è spento senza mai pentirsi dei suoi crimini, tra cui il sequestro e l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito, e le stragi di Capaci, via D’Amelio, Firenze, Roma e Milano, di cui era stato condannato all’ergastolo come mandante.

Considerato l’erede di Totò Riina e Bernardo Provenzano, Messina Denaro era riuscito a mantenere il controllo di Cosa Nostra grazie alla sua abilità nel cambiare nascondigli e nel comunicare con i suoi fedelissimi attraverso i pizzini. Il suo arresto è stato un duro colpo per l’organizzazione mafiosa, che ora si trova senza una guida riconosciuta e con le sue strutture indebolite dalle continue operazioni delle forze dell’ordine.

Alla fine della sua vita, Messina Denaro ha incontrato alcuni dei suoi familiari, tra cui la figlia Lorenza, avuta in latitanza e mai riconosciuta fino a pochi giorni fa. La ragazza, insieme a una delle sorelle del boss e alla nipote Lorenza Guttadauro, che è anche il suo difensore legale, è stata al suo capezzale negli ultimi giorni. Anche la madre ultraottantenne del boss avrebbe lasciato Castelvetrano per raggiungere il figlio a L’Aquila. Messina Denaro sarà sepolto nella sua città natale, accanto al padre Francesco, detto Don Ciccio, anch’egli latitante per anni e morto per un infarto nel 1998.

La morte di Messina Denaro chiude una pagina buia della storia italiana, segnata dal sangue e dalla violenza della mafia. Il suo nome rimarrà per sempre legato alle atrocità commesse da Cosa Nostra negli anni Novanta, quando la criminalità organizzata tentò di piegare lo Stato con una serie di attentati che provocarono decine di vittime innocenti.

La sua cattura e la sua fine sono il frutto del lavoro incessante delle istituzioni e della società civile, che non hanno mai smesso di cercare la verità e la giustizia.