No alla metro perché è un’opera non solo inutile e distruttiva, ma costruita in spregio di numerose norme, questa la denuncia del Comitato che si batte contro la realizzazione dell’infrastruttura tranviaria che collegherà Cosenza, Rende e l’Università della Calabria. Il nutrito gruppo di manifestanti, a distanza di qualche settimana dall’ultima manifestazione, si ritrova nuovamente in piazza, questa volta davanti la sede della Prefettura, questa volta insieme ad un altro gruppo di manifestanti “I Prendo Casa” L’unione fa la forza, su questo puntano le tante persone che non approvano le decisioni delle istituzioni. I Prendo Casa, lo vogliamo ricordare, si battono da tempo affinchè sia assicurato un tetto a tutte le persone indigenti che vivono nella città dei bruzi e con il timore degli imminenti sgomberi, di due grandi fabbricati, il timore che in molti possano rimanere senza una casa, è sempre più crescente.
Il luogo scelto dal Comitato, ha una specifica ragione.
Il Comitato auspica dal Prefetto un intervento risolutivo. “Siamo stufi di aspettare e di assistere ad uno spettacolo indecoroso tra Regione e Comune sulla pelle dei cittadini. La città è bloccata –dicono i manifestanti– con enormi rischi soprattutto per la sicurezza e poiché sono state ignorate finora tutte le manifestazioni contro la realizzazione di quest’opera, adesso attendiamo che si pronunci il funzionario rappresentante del governo centrale, Paola Galeone. Ieri la delegazione è riuscita dopo vari tentativi ad avere un appuntamento con il signor Prefetto, ma dopo essere entrati, molta la delusione di non aver trovato Lei, ma il capo gabinetto, il quale si è reso disponibile a far da porta voce con l’esponente di governo. Insomma ancora ne passerà tanta acqua sotto i ponti prima di sapere come si concluderanno queste due grosse vertenze che tengono banco nella città di Cosenza