Sab 1 Apr 2023
spot_img
HomeAttualitàSempre meno plastica monouso nell’UE dal...

Sempre meno plastica monouso nell’UE dal 2021

Di Enrico Newton Battaglia

LA DIRETTIVA – approvata dagli Europarlamentari a Strasburgo, caccia ogni dubbio: a partire dal 2021 si dovrà fare a meno di cannucce di plastica, posate e piattini, bastoncini per caffè, ecc; esse saranno tassativamente sostituite con prodotti e materiali meno inquinanti. 

Oltre al progressivo smembramento della produzione di prodotti in plastica, come posate, cotton-fioc, contenitori dei fast-food e tazzine per caffè, la direttiva approvata obbliga al riciclo del 90% delle bottiglie di plastica entro 10 anni da ora, per essere sostituite con bottiglie composte dal 25% di materiale riciclato -entro il 2025- per arrivate al 30%  nel 2030. Con l’approvazione della direttiva si fa un ulteriore passo in avanti nella lotta all’inquinamento di mari, fiumi e laghi.

Dopo che per molti anni si è solo parlato del discorso riguardante l’inquinamento ambientale – piaga che ha contribuito nell’ultimo decennio non solo all’inquinamento fine a se stesso, ma anche alla progressiva scomparsa della fauna marina – si è arrivati ad una decisione pratica.

LA VOTAZIONE – avvenuta il 27 marzo 2019, conclusa con 560 voti a favore, 35 contrari e 28 astenuti, ha portato l’Europarlamento ad adottare:

“ Misure diverse per prodotti diversi

In seguito all’iniziativa sulle borse di plastica nel 2015, il 72% degli europei dichiara di averne ridotto l’uso (Eurobarometro). L’Unione rivolge ora l’attenzione ai 10 prodotti di plastica monouso e agli attrezzi da pesca che, insieme, rappresentano il 70% dei rifiuti mariniin Europa. Le nuove regole introdurranno:

  • il divieto di commercializzare determinati prodotti di plasticadove esistono alternative facilmente disponibili ed economicamente accessibili, i prodotti di plastica monouso saranno esclusi dal mercato. Il divieto si applicherà a bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini, tutti prodotti che dovranno essere fabbricati esclusivamente con materiali sostenibili. I contenitori per bevandein plastica monouso saranno ammessi solo se i tappi e i coperchi restano attaccati al contenitore;
  • obiettivi di riduzione del consumo – gli Stati membri dovranno ridurre l’uso di contenitori per alimentie tazze per bevandein plastica.Potranno farlo fissando obiettivi nazionali di riduzione, mettendo a disposizione prodotti alternativi presso i punti vendita, o impedendo che i prodotti di plastica monouso siano forniti gratuitamente;
  • obblighi per i produttori – i produttori contribuiranno a coprire i costi di gestione e bonifica dei rifiuti, come pure i costi delle misure di sensibilizzazione per i seguenti prodotti: contenitori per alimenti, pacchetti e involucri (ad esempio, per patatine e dolciumi), contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtro (come i mozziconi di sigaretta), salviette umidificate, palloncini e borse di plastica in materiale leggero. sono anche previsti incentivi al settore industriale per lo sviluppo di alternative meno inquinanti;
    • obiettivi di raccolta – entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottigliedi plasticamonouso per bevande, ad esempio, introducendo sistemi di cauzione-deposito;
  • prescrizioni di etichettaturaalcuni prodotti dovranno avere un’etichetta chiara e standardizzata che indica come devono essere smaltiti, il loro impatto negativo sull’ambiente e la presenza di plastica. Questa prescrizione si applica agli assorbenti igienici, alle salviette umidificate e ai palloncini;
  • misure di sensibilizzazione – gli Stati membri dovranno sensibilizzare i consumatori all’incidenza negativa della dispersione nell’ambiente dei prodotti e degli attrezzi da pesca in plastica, ai sistemi di riutilizzo disponibili e alle migliori prassi di gestione dei rifiuti per questi prodotti.

Per quanto riguarda gli attrezzi da pesca, che rappresentano il 27% dei rifiuti rinvenuti sulle spiagge, la Commissione punta a completare il quadro normativo vigente introducendo regimi di responsabilità del produttore per gli attrezzi da pesca contenenti plastica: i fabbricanti dovranno coprire i costi della raccolta quando questi articoli sono dismessi e conferiti agli impianti portuali di raccolta, nonché i costi del successivo trasporto e trattamento; dovranno anche coprire i costi delle misure di sensibilizzazione. “