Sab 20 Apr 2024
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Morcavallo: “Arginare la diffusione di contagi applicando norme alla base della società civile”

Enrico Morcavallo, capogruppo Grande Cosenza, interviene in merito alla diffusione che potrebbe avere il nuovo coronavirus, se non venissero applicate le norme alla base della società civile.

“Cosenza, così come tutto il paese, sta attraversando un momento molto difficile a causa della diffusione del coronavirus Covid-19. Abbiamo anche l’ordinanza del sindaco, che disciplina i comportamenti ottimali per “contenere” il possibile contagio. Naturalmente è d’obbligo un plauso al lavoro continuo e agli sforzi del personale medico e sanitario in questo difficile frangente.

Eppure sappiamo che tutto questo non è più sufficiente.

La Cina ha visto il primo giorno senza contagiati dopo un periodo in cui non solo le autorità ed il personale autorizzato ha svolto egregiamente il suo lavoro, ma ogni persona ha contribuito a questo sforzo. Sono fermamente convinto che bisogna appellarci al senso di responsabilità dei cosentini proprio in questo momento, proprio per “contenere” il possibile contagio ed evitare di sovraccaricare le strutture sanitarie.

Mi rendo conto che si tratta di modificare le nostre abitudini, soprattutto riguardo il lavoro e la socialità, ma se noi non capiamo che tutto questo è per la nostra salute, per il nostro bene, rischiamo che il periodo duro di restrizioni, che potrebbe essere breve, diventi più lungo e di conseguenza anche più dannoso sia per la vita che per l’economia della nostra città.

Diventa così necessaria anche l’opera di controllo della polizia municipale su tutto il territorio comunale in modo da reprimere e punire chi contravviene all’ordinanza emanata dal sindaco. Proprio il sindaco e la giunta non possono e non devono lasciare che le parole emanate restino su un pezzo di carta, perché come dicevano i latini “Dura Lex, Sed Lex”!  Bisogna evitare gli assembramenti di persone in posti ristretti, benché all’aperto. Vigilare sulle attività pubbliche con severa attenzione. La posta in gioco è la salute di tutta la cittadinanza.

Il rischio più grave, in questo momento, è quello dell’ignoranza, nel senso letterale del termine e cioè ignorare le regole, ignorare quanto gli esperti dicono, fingere di non capire o sapere. Il vero contagio è dato dalla superficialità.  Siamo chiamati a una prova durissima come comunità, la nostra risposta non può che essere univoca: rispettiamo le regole.

Faccio mie le parole del bellissimo discorso del Presidente della Repubblica Mattarella che in questa difficile occasione ha detto: “Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione”.

Facciamo che Cosenza ed i cosentini siano d’esempio, per poi pensare ad una rinascita della vita della città che amiamo”