“È giusto che noi ricordiamo tutte queste vittime, anche quelle di Cutro, ma con loro tante altre vittime di questa forma di violenza.
Fuggono dalle guerre dai conflitti, dalla siccità, dalla povertà e noi li respingiamo. Sono deportazioni indotte, non dimentichiamocelo.
Abbiamo una responsabilità verso questi migranti e chi fa tutto questo non sono gli scafisti, ci sono i poteri forti con delle grandi responsabilità. Noi li vogliamo ricordare tutti”.
Lo ha detto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, a margine del corteo organizzato da Libera e Avviso pubblico per la 28esima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
I nomi delle vittime del naufragio di Cutro saranno letti in piazza Duomo insieme a quelli delle vittime innocenti della mafia.
“Il problema – ha spiegato ancora Ciotti – non sono solo gli scafisti che hanno delle gravi responsabilità, il vero problema sono i mandanti, sono quelli che fanno gli affari, che gestiscono questo potere. Queste persone sono dei criminali, sono delle persone che commettono dei crimini. Tutti questi morti sono vittime di questa violenza criminale che ha facce e volti diversi”.