A Cosenza una delle prime manifestazioni contro il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, riforma promossa dal ministro per ampliare i poteri delle Regioni. Una iniziativa, sul tema nel Mezzogiorno, promossa da Cgil Cosenza e Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno.
Almeno in quattromila nella città dei Bruzi, tra amministrazioni comunali, personaggi pubblici, sigle sindacali. Al corteo partito da piazza Loreto presenti rappresentati anche dai gonfaloni partiti politici tra cui il Partito Democratico, Cinquestelle, Italia del Meridione, Sinistra Italiana e Partito Comunista e poi numerosi movimenti e associazioni, tra cui il Coordinamento Democrazia Costituzionale, Libera, l’Associazione Dossetti, l’Auser.
“Abbiamo raccolto – ha dichiarato Massimiliano Ianni, segretario generale della Cgil provinciale – un mondo eterogeneo, anime diverse ma unite per dire no all’autonomia differenziata. Se il ddl Calderoli diventasse legge si tratterebbe di un vero e proprio suicidio sociale che metterebbe in discussione la Repubblica stessa. L’allarme è alto, tanto che questa manifestazione nata da Cosenza ha ormai carattere regionale”.