Ven 8 Dic 2023
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La sardella calabrese: un prodotto tipico che sa di mare e di peperoncino – FOTO

La sardella calabrese, o rosamarina, è una delle specialità gastronomiche più tipiche e apprezzate della regione. Si tratta di una salsa a base di pesce e peperoncino, che viene spalmata su pane o bruschetta, oppure usata come condimento per la pasta.

Ma come nasce questa delizia del palato? Quali sono i suoi ingredienti e il suo procedimento? E dove si può gustare al meglio? Scopriamo insieme tutto sulla sardella calabrese, il caviale dei poveri.

La storia della sardella calabrese

La sardella calabrese ha origini antiche e umili. Si narra che fosse un alimento dei pescatori, che utilizzavano il novellame di sarde o alici, cioè i pesciolini appena nati, per preparare una salsa conservabile sotto sale e olio. Il novellame veniva pescato nei mesi di marzo e aprile, quando abbondava nelle acque del mar Ionio e del mar Tirreno.

Il peperoncino, invece, era l’ingrediente che dava sapore e colore alla salsa, oltre a favorire la conservazione. La sardella calabrese era quindi un modo per sfruttare una risorsa abbondante e poco costosa, trasformandola in un prodotto gustoso e nutriente.

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Sardella_©STEFANO FEI/Shutterstock

Gli ingredienti e il procedimento della sardella calabrese

La ricetta originale della sardella calabrese prevede pochi e semplici ingredienti: novellame di pesce, sale, peperoncino in polvere e olio extravergine di oliva. Il novellame viene lavato in acqua dolce e messo in salamoia in recipienti di creta o di legno per alcune settimane. Poi viene amalgamato con il peperoncino e l’olio, fino a ottenere una salsa omogenea e cremosa. La sardella calabrese viene poi conservata in vasetti di vetro, coperta da uno strato di olio.

Tuttavia, dal 2010 la pesca del novellame di sarde e alici è vietata dall’Unione Europea, per tutelare l’ecosistema marino. Per questo motivo, oggi si usa spesso il pesce ghiaccio, un pesce di acqua salmastra originario della Cina, che ha dimensioni simili al novellame ma un gusto meno intenso. Alcuni produttori aggiungono anche altri ingredienti alla sardella calabrese, come il peperone rosso dolce, i semi di finocchio selvatico o l’aglio.

Dove gustare la sardella calabrese

La sardella calabrese è un prodotto tipico della provincia di Crotone, dell’Alto Ionio Cosentino e del Basso Ionio Cosentino. Ogni zona ha le sue varianti e le sue denominazioni. Ad esempio, a Cirò si chiama bianchetto salato, a Catanzaro sardella impepata, nel Tirreno Cosentino rosamarina o nudicella.

sardella calabrese
sardella calabrese_foto giornaledelcibo.it

Il paese che rivendica la paternità della sardella calabrese è Crucoli, dove si tiene ogni anno una sagra dedicata a questa salsa.

La sardella calabrese si può gustare in diversi modi: spalmata su pane casereccio o su bruschetta croccante; come condimento per la pasta fresca o secca; come ingrediente per polpette o frittate; oppure da sola, accompagnata da un bicchiere di vino bianco frizzante.

La sardella calabrese è una salsa dal sapore forte e piccante, che conquista il palato con la sua semplicità e la sua genuinità. È una delle espressioni più autentiche della cucina calabrese, che sa valorizzare i prodotti del territorio con creatività e tradizione.