Sab 1 Apr 2023
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Come dolci olive

Di vent’anni fa
il ricordo
di quella città,
che di notte
rifulgeva di luce
e fino all’alba
donava pace.

In tre,
giovani, innocenti, puliti,
la esploravamo infreddoliti,
non immaginando mai le nostre vite
né che dopo tanti anni,
magari afflitti di questi tempi dagli affanni,
potessimo incrociarci,
frequentarci.

Gli occhi tuoi sono come allora,
dolci, cerbiatti e distratti,
chiunque farebbero diventare matti.
Di quelli che finora,
persino ad augurar buongiorno dalla prima ora,
immaginava l’anima e in loro si ristora.

Come dolci olive
ne immagino le lacrime.
Un profumato olio
che scivola
sulla setosa pelle,
anch’essa bruna,
a disegnar percorsi
di dolori trascorsi.

Sorridi,
ritorna come allora.
Esplora ancora insieme a me
sentieri e scorci di natura,
adesso,
che è persa ogni abitudine,
che la soluzione non è la solitudine,
e che alla vita dobbiamo tanta gratitudine.

Lorenzo Carella