Il delegato Sindacale della Segreteria Igiene ambiente USB di Cosenza replica all’articolo uscito ieri sul nostro giornale: «Protesta clinica Cosenza, lavoratori: “Inscenata solo per il tornaconto di un sindacalista”»
Ci teniamo a sottolineare che il vostro pezzo fa riferimento esplicito a Ferdinando Gentile, sindacalista dell’USB.
Mi preme, a nome della segreteria Igiene ambiente USB di Cosenza, avere diritto di replica:
Evitiamo solo di indignarci e ribadire l’onorabilità di Ferdinando Gentile e della sua famiglia, che tutti conoscono e apprezzano.
Per lui parla la sua storia e le lotte a favore delle persone deboli.
Quello che ci fa riflettere sono i modi, più che i contenuti, di questa pseudo lettera di lavoratori, che tendono a criminalizzare un delegato Sindacale, ribaltando i ruoli dei protagonisti:
Le vittime fatte passare per carnefici e i carnefici fatti passare come vittime.
Un modus operandi che, specie in queste zone, è diventata prassi per le persone che detengono il potere.
Nessun riferimento ai contenuti della protesta, ma solo la volontà di criminalizzare e fare pressioni sulla magistratura affinché intervenga con metodi restrittivi, così come già accaduto ad altri membri dell’USB nel recente passato.
Altro punto che merita riflessione:
«A lui non interessa il posto da lavoro da salvaguardare ma soltanto il suo tornaconto personale»
Per Salvaguardare il posto di lavoro, secondo questi signori, bisogna essere “servi” dei padroni e fare tutto quello che dicono.
Noi dell’USB salvaguardiamo i posti di lavoro per come è sancito nella costituzione.
Perché, protestare per la perdita del lavoro è un diritto e non altro.
Segreteria Igiene Ambiente USB di Cosenza.