La Regione Calabria presto si doterà del Garante per la tutela delle vittime di reato. È quanto prevede una proposta di legge presentata dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e dalla consigliere regionale Valeria Fedele.
La proposta di legge, già depositata nella segreteria di Palazzo Campanella a Reggio Calabria e assegnata alla prima commissione per l’esame di merito e alla seconda commissione per il parere finanziario, nasce dall’esigenza di “dare una risposta sociale alla sofferenza della vittima indipendentemente dal reato che l’ha vista coinvolta, riconoscere la rilevanza sociale del proprio dolore e fornire l’adeguato sostegno da parte della società”, attraverso “un organo ad hoc che promuova i loro diritti, che promuova una stretta collaborazione con le agenzie del territorio, con la magistratura, con gli altri organi di garanzia”.
Il Garante per la tutela delle vittime di reato, si specifica nell’articolato, “è eletto dal Consiglio regionale e, nell’esercizio delle proprie funzioni, non è sottoposto ad alcuna forma di controllo gerarchico o funzionale e svolge con imparzialità la propria attività in piena autonomia organizzativa ed amministrativa”.
Per le spese di funzionamento, il valore dei fondi assegnati è pari a 10.000 euro (2.500 euro per i tre mesi dell’anno 2022) e a 10.000 euro per ogni anno successivo. Quanto al trattamento economico del Garante per le vittime di reato, la quantificazione annua, “è pari a 3.875 euro per il 2022 (3 mesi) ed euro 15.500 per il 2023 e 2024, atteso che si rimanda al trattamento previsto per il Difensore civico si rimanda a quello previsto per il Difensore civico”.