Nel 2022 sono stati 46 le operazioni di soccorso in ambiente montano o impervio per prestare soccorso a 63 persone. Tra questi 1 intervento per calamità naturali e 1 intervento di supporto veterinario.
Contemporaneamente all’uscita dei dati relativi agli interventi di soccorso nell’anno 2022 del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria evidenzia alcuni degli elementi più rilevanti che riguardano la propria attività operativa sul territorio regionale.
Le attività svolte al momento della richiesta di soccorso
Nella graduatoria delle attività svolte dalle persone per le quali si è reso necessario l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria la più rilevante è l’escursionismo con il 33,3% (21 persone soccorse), seguita dalla ricerca funghi per il 31,7% (20 persone soccorse), incidenti auto/moto per il 6,3% (4 persone soccorse), sci fuori pista per il 4,8% (3 persone soccorse) e sci pista per l’1,6% (1 persona soccorsa), mountain bike per l’1,6% (1 persona soccorsa), turismo per l’1,6% (1 persona soccorsa), lavoro per l’1,6% (1 persona soccorsa).
Nel 2022 si sono registrati 24 eventi di ricerca, con 34 persone soccorse, dato in leggero aumento rispetto all’anno precedente (21 eventi di ricerca con 28 persone soccorse). Nella maggioranza dei casi gli eventi si sono risolti nella giornata della chiamata, tranne per alcuni casi che hanno duramente impiegato la nostra Associazione, in ordine di pianificazione e gestione delle operazioni, considerato l’importante concorso di volontari impiegati su terreni particolarmente ostili.
Le persone soccorse e le cause degli incidenti
Tra le principali cause d’incidente, le percentuali più alte sono da attribuire nell’ordine alla perdita d’orientamento (54% con 34 persone soccorse), alle cadute/scivolate (15,9% con 2 persone soccorse), ai malori (7,9% con 5 persone soccorse), all’incapacità (4,8% con 3 persone soccorse), allo sfinimento (3,2% con 2 persone soccorse), alla nebbia (1,6% con 1 persona soccorsa).
Stato assicurativo, sesso e nazionalità delle persone soccorse
Anche nel 2022 la percentuale riscontrata di persone soccorse coperte da una assicurazione o iscritte al CAI (Club Alpino Italiano) si è rivelata estremamente bassa, il 96,8 %; il restante 3,2 % rimane un dato da verificare. Per quanto riguarda il sesso l’87,3% (55 persone soccorse) sono maschi. Il restante 12,7 % (8 persone soccorse) sono femmine. Per quanto riguarda la nazionalità, gli italiani rappresentano il 100 % degli interventi.
L’impegno del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria
Nel 2022 il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria ha potuto contare sull’esperienza, la competenza e le capacità di 122 soccorritori, operativi 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, e organizzati in 5 Stazioni di soccorso alpino e 1 Stazione speleologica, distribuite su tutto il territorio calabrese e guidate dai rispettivi Capistazione. Tra gli operatori/tecnici ci sono 3 Unità Cinofile da ricerca in superficie, 12 Tecnici di Soccorso Alpino, 2 Tecnici di Elisoccorso, 2 Istruttori Regionali di Soccorso Alpino, 1 Istruttore Regionale Forre, 17 sanitari, 4 Coordinatori di Ricerca, 9 Tecnici di Ricerca, 2 Tecnici di Soccorso in Pista, 2 Tecnici Soccorso Speleologico, 30 Operatori di Soccorso Alpino, 5 Operatori Soccorso in Forra, 4 Operatori Forre, 1 Operatore Tecnico Sanitario – Forre, 1 Operatore Soccorso Speleologico, 1 Operatore Speleo Trauma Care, 10 Operatori Soccorso Base (OSB).
L’appello
Un “appello a vivere la montagna con prudenza, a documentarsi in maniera approfondita, a scegliere con attenzione le attività in base alla propria esperienza e alle proprie competenze e – soprattutto – a imparare a saper rinunciare” viene dal presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Maurizio Dellantonio, dopo il report del Cnsas sulle oltre 10mila missioni nel 2022.
“La montagna – afferma – è un ambiente straordinario dove svolgere attività all’aperto ma, anche quest’anno, ci troviamo a condividere numeri che confermano il trend in aumento di incidenti che abbiamo già constatato negli anni scorsi. L’aumento delle temperature nelle grandi aree urbane spinge sempre più persone ad avvicinarsi alla montagna e alle relative attività in quota, questo comporta che molti degli infortunati spesso si trovano alle prime esperienze di attività outdoor in media e alta montagna”.
“Gli amanti e gli appassionati della montagna e della speleologia sanno che il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, in caso di necessità, è pronto a intervenire per essere al loro fianco. Un Corpo che deve tutto ai 7.131 tecnici volontari specializzati che dedicano tempo e forze per aiutare chi si trova in difficoltà in ambiente impervio, 7131 persone che ringrazio sentitamente per il prezioso operato quotidiano”, conclude.