Atmosfere musicali valicanti il tempo, tra rinascimento e barocco; un viaggio che reca sollievo all’interiorità amante del buon gusto e della bellezza …
La bellezza tratta dalle corde, dal fiato e dal canto, quella elargita da virtù, studio e passione … La bellezza che si sublima nel magico incontro tra suoni, quella che commuove la sensibilità estranea alle dissonanze esistenziali della contemporaneità …
La bellezza che docenti e studenti del Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza hanno, ieri pomeriggio, portato nella Chiesa del Carmine di Cerisano, quella che si è abbracciata con la stupenda visione che la navata di questo seicentesco luogo di culto offre a coloro i quali ne varcano la soglia, alla ricerca del Divino o dell’Arte.
Ieri, nella chiesa summenzionata, edificata nell’età in cui i brani ivi risuonati hanno trovato espressione, Divino e Arte si sono ritrovati intrecciati in un’osmosi di sensazioni che le parole risultano insufficienti a raccontare … È Incanto … Quello a cui riesce sempre a condurre la musica.